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Dal Jobs Act al patto per il lavoro: cosa cambia in Emilia Romagna?

08 luglio 2016
Il tema al centro del convegno in programma a Bologna martedì 12 luglio dalle 9.30 alle 13.00 presso la sede di Confcooperative Emilia Romagna.

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"Dal Jobs act al Patto per il lavoro: cosa cambia in Emilia Romagna": questo il titolo del seminario promosso da Confcooperative regionale e in programma a Bologna martedì 12 luglio, dalle 9.30 alle 13.00, presso la sede di Via Calzoni, 1/3 (Sala Bersani). Un’occasione per approfondire le novità in materia di lavoro introdotte dalle riforme strutturali approvate dal Governo Renzi  (Jobs act e gli otto decreti attuativi) e dalle norme “di contorno”  (bonus occupazionale, riduzione dell'Irap, ecc.). A queste si aggiungono le modifiche costituzionali che procedono verso un tendenziale accentramento di funzioni fino ad ora di competenza regionale. In questo quadro la Regione Emilia Romagna ha siglato con le parti sociali il cosiddetto Patto per il lavoro e ha avviato un tempestivo riassetto istituzionale.

Introdotti da Pierlorenzo Rossi, Direttore Generale di Confcooperative Emilia Romagna, e coordinati da Alessandro Monzani, responsabile relazioni sindacali dell’Organizzazione, i lavori vedranno intervenire il Prof. Avv. Alberto Pizzoferrato dell’Università di Bologna ("Le linee fondamentali del Jobs Act") e la D.ssa Paola Cicognani, Direttore Agenzia Regionale per il lavoro ("Dal patto per il lavoro all'Agenzia per il Lavoro").

Pizzoferrato fornirà un quadro dei provvedimenti governativi, delineandone le linee di fondo e soffermandosi sugli aspetti più significativi, mentre Cicognani entrerà nel merito delle scelte della Regione, a partire dal Patto per il Lavoro sottoscritto nel 2015, per arrivare alla riforma regionale che ha portato alla costituzione dell'Agenzia per il lavoro. In questo ambito sarà dato anche spazio ai temi oggi sul tappeto (accreditamento dei servizi per il lavoro, attuazione delle legge regionale sull'inclusione delle persone fragili, politiche per i disabili...).

Al termine delle relazioni è previsto un dibattito.