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Cereali, bilancio positivo per Cesac

27 settembre 2017
Grazie all’ottimo livello qualitativo e all’aumento delle quotazioni
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(Bologna, 27 Settembre 2017). Iniziata in giugno con l’orzo, il grano tenero e duro, sta concludendosi in queste settimane con il sorgo e il mais la campagna 2017 dei cereali che mostra un bilancio sostanzialmente positivo per il CESAC di Conselice (RA), aderente alla OP Grandi Colture. “In questi mesi – dichiara il presidente del Centro Economico Servizi Agricoli, Stefano Andraghetti – abbiamo infatti registrato un interessante aumento dei prezzi all’ingrosso, pari addirittura al 20% sul 2016 per il grano duro, sostenuti anche da un’elevata resa produttiva e da ottimi indici qualitativi”.

“Questo risultato – prosegue Andraghetti – è frutto anche della proficua collaborazione instaurata, ormai da alcuni anni, tra i soci produttori e i tecnici della nostra cooperativa, che ha permesso di innalzare costantemente il livello qualitativo dei prodotti conferiti. In questo modo, nonostante la perdurante stagnazione generale dei prezzi registrata sul mercato, la base sociale del CESAC ha potuto ottenere un bilancio positivo pur auspicando un ulteriore aumento delle quotazioni nelle prossime settimane”.

“Senza dubbio – sottolinea Andraghetti – l’andamento è stato influenzato dalle particolari condizioni climatiche dell’estate, caratterizzata da temperature estremamente elevate e da una siccità eccezionale, che hanno provocato una sensibile diminuzione della produzione per le colture cerealicole a trebbiatura agostana, come mais e sorgo. Tale fenomeno non ha però interessato i produttori che hanno scrupolosamente messo in pratica tutte le operazioni di campagna suggerite dai nostri tecnici, abbinate ad un adeguato piano irriguo, e sono così riusciti a salvaguardare il proprio reddito di impresa”.

“Oltre al buon andamento del comparto – conclude Andraghetti – l’estate ci ha regalato un’altra soddisfazione, vale a dire il Decreto legge 190, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 agosto, che stabilisce l’obbligo di indicare sull’etichetta della pasta di semola di grano duro il Paese di coltivazione del grano ed il Paese di molitura. Un provvedimento che si propone di garantire la trasparenza dell’origine della materia prima e della sede di lavorazione lungo la filiera e che pertanto viene accolto con grande apprezzamento dal CESAC, da sempre particolarmente attento al rispetto degli standard di sicurezza alimentare”.