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La profonda metamorfosi del settore agroalimentare

30 gennaio 2018
15° FORUM della COMPAGNIA delle OPERE. Salute, filiera, innovazione e marketing sono i driver del cambiamento. Sono intervenuti come rappresentanti della filiera, il presidente di COPROB Claudio Gallerani, e il presidente di Apo Conerpo Davide Vernocchi.

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L’agroalimentare sta vivendo una profonda metamorfosi che investe vari aspetti e che rappresenta una forte evoluzione dalla quale devono necessariamente generarsi nuovi indirizzi per gli operatori e una nuova mentalità. Questo il tema al centro del XV Forum della Compagnia delle Opere Agroalimentare, dal titolo “La metamorfosi dell’agroalimentare: salute, filiera, innovazione e marketing”,  che ha richiamato a Milano Marittima il 26 e 27 gennaio oltre 400 partecipanti tra big della grande distribuzione, manager e imprenditori delle principali aziende agricole, analisti e docenti accademici, per una riflessione globale finalizzata a tracciare un quadro del futuro del settore, con riferimento al mercato, ai consumi, all’innovazione, ai mutamenti del clima e al rispetto dell’ambiente.

Dopo l’introduzione di Camillo Gardini presidente Agri 2000, l’intervento di Simona Caselli Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna ha posto l’accento sull’attualità dei temi del Forum. Secondo Caselli la salute alimentare dei cittadini europei è una delle finalità essenziali dell’impegno, anche in termini di budget, rivolto al settore agricolo: alta sicurezza alimentare, conoscenza sempre più approfondita dei prodotti, forte componente etica nelle produzioni, salute e informazione sui nuovi superfood, cibi funzionali e nutraceutica sono certamente al centro dell’attenzione del consumatore, ma anche delle istituzioni pubbliche.

Da Stefano Galli Global Business partner di Nielsen è emersa un’analisi sugli stili di vita e sui comportamenti d’acquisto da parte dei consumatori. Se migliora il clima di fiducia e tornano a crescere il Pil e le aspettative di reddito per gli italiani, resta invece la preoccupazione per la necessità di recuperare molte posizioni da parte del nostro paese. Tre sono i fenomeni in atto nella società italiana: maggiore domanda di salute, più consapevolezza nelle scelte di consumo e ricerca di sicurezza nell’alimentare; polarizzazione dei redditi e dei consumi; rivoluzione digitale con l’e-commerce che cresce coinvolgendo 3 milioni di famiglie italiane per il food (0,7% del totale). Nel 2017 il food è cresciuto dell’1,5% e vale circa un terzo del mercato. Il 72% degli italiani vuole essere informato sugli alimenti e i loro ingredienti ed il 71% apprezza le aziende trasparenti su origini e modalità di produzione. Altro tema significativo è l’italianità che vale 6 miliardi di euro e cresce del 4,3%, mentre benessere, giusta nutrizione e stili di vita salutari sono un orientamento sempre più diffuso tra i consumatori. Tra i segmenti ortofrutticoli la IV e V gamma risultano in forte crescita (anche tra le private label) perché rispondono appieno alle esigenze del consumatore moderno.

Tra i successivi interventi – focalizzati sulle filiere – notevole interesse ha riscosso quello di Davide Vernocchi presidente Apo Conerpo che ha toccato alcuni aspetti, ad iniziare dalle avversità fitopatologiche che spesso coinvolgono il mondo ortofrutticolo in conseguenza delle aperture commerciali verso nuovi mercati. In termini di sviluppo, la concorrenza è poi sempre più accesa e attraverso progetti specifici (come Fruit24, nato per la valorizzazione delle nostre produzioni e la promozione dei consumi) è possibile creare le condizioni per diffondere negli italiani la cultura di una sana alimentazione attraverso l’assunzione abituale di vegetali. Dal punto di vista dell’offerta l’organizzazione della produzione deve puntare alle aggregazioni specializzate sui prodotti, come nel caso di Opera, il Consorzio di produttori di pere per il quale si sta attuando un investimento triennale in comunicazione pari a 10 milioni euro finalizzato alla promozione dei consumi. Le 18 aziende che aderiscono al progetto fanno così massa critica puntando su una realtà che aggrega oggi il 30% della produzione italiana e che fattura 150 milioni di euro all’anno, agendo altresì da traino per l’intero settore e creando un tipo di esperienza riproducibile in altri comparti, come per esempio quello della Patata di Bologna.

Approfondito ed articolato anche l’intervento di Claudio Gallerani presidente Co.Pro.B. che ha presentato brevemente il Consorzio e la sua storia, per giungere ad un’analisi della situazione attuale del settore bieticolo saccarifero nazionale. Un mercato che sta vivendo un momento difficile – secondo Gallerani – con una commercializzazione del prodotto sottocosto e la necessità di collaborazione di tutti gli attori della filiera per poter crescere. Rispetto a questa situazione, Co.Pro.B. è un punto di riferimento importante: in dieci anni sono stati investiti in totale 184 milioni di euro nei due zuccherifici di Minerbio (Bo) e Pontelongo (Pd), con un aumento produttivo pari al 40%, mentre nel 2014 sono nati i Club Territoriali della Bietola, ovvero 8 gruppi di 10-12 soci per area con la missione di accelerare lo sviluppo dalla produzione bieticola nei territori. Nel 2017 si è dato vita all’iniziativa Ettari B-lanciati, con 45 ettari che hanno visto l’applicazione a pieno campo di nuove tecniche di coltivazione, in grado di far aumentare la produzione da 10 a oltre 14 tonnellate ad ettaro e di avviare la nascita di una nuova bieticoltura 4.0 di precisione. Non meno significativo, per Gallerani, è anche il progetto della bieticoltura bio, con l’avvio della produzione in 200 ettari proprio a partire dal 2018 e la prospettiva di giungere a 1.500 ettari nel 2019. La crescita di Co.Pro.B. (presente anche a F.I.Co.) passa attraverso alcune direttrici fondamentali quali la competitività, la diversificazione, l’impegno per i soci e l’innovazione. Su quest’ultimo tema, si inserisce la proposta del nuovo prodotto Nostrano, il primo ed unico zucchero grezzo di barbabietola 100% italiano di Italia Zuccheri che ha ricevuto una menzione d’onore a Marca 2018 per il packaging innovativo e per il valore della comunicazione in esso contenuta.

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